Cristiano Taccon
Architetto Progettista, Designer
Cristiano Taccon classe 1971, laureato presso lo I.U.A.V. (Istituto Universitario Architettura Venezia).
Particolare attenzione al Razionalismo e Neorealismo italiano, sfociato nel rifiuto dell’omologazione, della regola, del ritorno a un ordine, a uno stile; i valori si sono capovolti, i mezzi, cioè il tempo e il denaro, sono diventati il fine, e il fine, cioè la bellezza dell’opera, è venuto a mancare.
In un periodo dove lo spazio, a partire da quello pubblico, è brutto, perché realizzato sulla base di principi che poco hanno a che vedere con la legge dell’arte, lo studio attento di materiali costruttivi, la ricerca nel capire e confrontarsi sovente con le maestranze e l’artigianalità che contraddistingue il nostro Bel Paese, non per ultimo la formazione all’Università di Venezia, lo conduce a un’attenzione al dettaglio sovrabbondante e felice, sono parti di una ricerca sul tema del frammento che unisce raffinatezza e qualità anche nella composizione dello spazio architettonico.
La rinuncia alla poetica del dettaglio coincide sempre con la rinuncia dell’architettura come pratica artistica
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Cristiano Taccon
Architetto Progettista, Designer
"Dio è nei dettagli." (Ludwing Mies Van Der Rohe)
short biography
Cristiano Taccon classe 1971, laureato presso lo I.U.A.V. (Istituto Universitario Architettura Venezia).
Particolare attenzione al Razionalismo e Neorealismo italiano, sfociato nel rifiuto dell’omologazione, della regola, del ritorno a un ordine, a uno stile; i valori si sono capovolti, i mezzi, cioè il tempo e il denaro, sono diventati il fine, e il fine, cioè la bellezza dell’opera, è venuto a mancare.
In un periodo dove lo spazio, a partire da quello pubblico, è brutto, perché realizzato sulla base di principi che poco hanno a che vedere con la legge dell’arte, lo studio attento di materiali costruttivi, la ricerca nel capire e confrontarsi sovente con le maestranze e l’artigianalità che contraddistingue il nostro Bel Paese, non per ultimo la formazione all’Università di Venezia, lo conduce a un’attenzione al dettaglio sovrabbondante e felice, sono parti di una ricerca sul tema del frammento che unisce raffinatezza e qualità anche nella composizione dello spazio architettonico.
La rinuncia alla poetica del dettaglio coincide sempre con la rinuncia dell’architettura come pratica artistica